Il distretto orafo campano
Il distretto orafo campano
L’oreficeria e la lavorazione dei metalli preziosi in generale sono tra i fiori all’occhiello del Made in Italy e costituiscono uno dei pilastri portanti dell’abbigliamento-moda italiano.
Questo soprattutto grazie all’attività dei tre distretti orafi principali: Valenza, Arezzo, Vicenza.
Accanto però a questi muri portanti dell’oreficeria, si affacciano nuovi poli produttivi, come quello campano e lombardo.
La Campania, in particolare nelle zone di Napoli, Marcianise e Torre del Greco realizza prodotti di alta qualità, frutto in molti casi di una lavorazione ancora fortemente artigianale.
Origini del distretto orafo campano
Il distretto orafo campano ha origini molto antiche. Testimonianze dei primi laboratori orafi risalgono al tempo di Federico II di Svevia (1194-1250), inoltre, sotto il regno di Carlo II d’Angiò (1248-1309) fu anche costituita la prima corporazione di orefici, la “Nobile Arte degli Orefici”.
Nel 1400 con il dominio aragonese si sviluppa una vera e propria scuola napoletana dell’arte orafa, nel quartiere Pendino, oggi conosciuta come Borgo degli orafi.
Il XVIII secolo rappresenta per il distretto campano il periodo di massimo splendore, infatti si sviluppa la lavorazione dell’argento e dei gioielli, realizzati per le classi nobili e borghesi emergenti.
Altra data fondamentale per l’oreficeria campana fu il 1808, quando Gioacchino Murat promulgò la “legge sulla fabbricazione delle materie d’oro e d’argento e sullo stabilimento delle officine di garanzia per le medesime”, il cui effetto fu l’abolizione del sistema corporativo e l’adozione di una nuova punzonatura.
Sempre in questo periodo cominciò a diffondersi la figura del bigiottiere, le cui creazioni erano destinate alle classi borghesi.
Il distretto campano oggi
In Campania, oggi, ci sono circa 2300 imprese orafe tra produzione, ingrosso e commercio. Le aziende sono prevalentemente presenti nelle aree di Napoli, Marcianise e Torre del Greco, con un’occupazione tra le più elevate del territorio e un indice di esportazione in crescita.
Il distretto campano ha una produzione per lo più specialistica, basata nella lavorazione dell’oro, dell’argento, del corallo e del cammeo.
Il suo core business è la realizzazione di prodotti con una lavorazione ancora fortemente artigianale.
Sono presenti per lo più piccole e medie aziende, raggruppate a costellazione d’imprese, con differente grado di strutturazione. Questo permette un migliore coordinamento dell’attività all’interno dell’area stessa.
Caratteristiche del distretto orafo campano
Le caratteristiche principali di questo polo produttivo sono:
- Importanti capacità creativa degli artigiani
- Elevata qualità dei gioielli
- Forte innovazione di prodotto e di processo
- Agilità e flessibilità, data dal particolare tessuto industriale di piccole imprese
- Capacità di adattarsi al cambiamento della domanda.
La Lombardia, pur essendo un polo minore dal punto di vista della produzione, rimane un’ottima vetrina internazionale grazie al suo forte legame con il settore della moda.
C2 e il distretto orafo campano
C2 è un’azienda a conduzione familiare, specializzata nella produzione di utensili speciali e standard in diamante per la lavorazione dei metalli preziosi.
La sua esperienza nel settore parte nel 1966, quando il suo fondatore, Gian Battista Cipriani, comincia a collaborare con i più importanti distretti orafi, quali Vicenza, Arezzo e Torino.
Infatti, grazie a uno scambio continuo di conoscenze e competenze con il settore, Gian Battista Cipriani sviluppa sempre un maggioreinteresse e passione per gli utensili in diamante. Così, nel 1982 fonda C2, in uno dei punti strategici fondamentali del distretto di Vicenza, Bassano del Grappa.
Oggi, oltre alla gamma standard, lo studio di progettazione di C2 è in grado di assistere e fornireconsulenze al cliente per realizzare utensili personalizzati, anche con angolature e sagomature particolarmente complesse.
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