Tag: catene in oro

Trafilatura: come avviene?

La trafilatura avviene facendo passare il filo attraverso delle matrici, chiamate filiere, le quali possiedono dei fori di diametro progressivamente decrescente, e che grazie alla loro forza riescono a ridurre la sezione del filo e ad incrementarne la lunghezza.
Il volume del filo, invece, rimane costante in quanto il processo si svolge senza asportazione di materiale.

Swagging

Per far passare il filo nella filiera, si riduce innanzitutto l’estremità da infilare, rendendola poi conica attraverso un’operazione, chiamata swagging (formatura a martellamento rotante), oppure, nel caso di microfili, attraverso la rottura a trazione in corrispondenza della zona di strizione.

Il passaggio tra le filiere

Dopo il passaggio nella prima filiera, si procede seguendo l’analogo di inserimento in tutte le filiere successive.

In genere, per il processo di trafilatura è bene utilizzare un rapporto di riduzione per passo inferiore a quello ideale, quindi compreso tra il 10% e il 45%.

Il filo viene poi trainato da un cabestano finale e da più anelli di tiro, posti tra una filiera e l’altra, compiendo due o tre giri attorno ad ogni anello di tiro in rotazione, per diminuirne la tensione. Infatti, nel tratto che va da una filiera all’altra, il filo, prima dell’anello, si troverà in trazione, mentre tra l’anello e la filiera successiva, si troverà a riposo.

Lo slittamento
Il cabestano finale verrà collocato dopo l’ultima filiera, all’esterno della macchina trafilatrice e la sua velocità (30 m/s per i fili sottili e capillari, 50 m/s per i fili con un diametro maggiore) sarà regolata in modo tale da avere uno slittamento sugli anelli di tiro.

Lo slittamento deve in ogni caso essere controllato, perché, se eccessivo, provoca vibrazioni del filo, accavallamenti, elevato riscaldamento, rigatura precoce degli anelli di trafilatura e un’eccessiva formazione di polverino.

Per evitarlo, è necessario monitorare principalmente tre parametri:

  • La velocità in uscita dalla trafilatrice
  • Il diametro finale
  • Il diametro prefinale corrispondente al penultimo passo.

Il salto passi

Se si verifica la necessità di ottenere un diametro maggiore rispetto a quello per cui è programmata la macchina, si consiglia di escludere le filiere nella parte finale (salto passi), in modo che non sia necessario spostare le filiere ed infilare nuovamente l’intera trafilatrice.

Coni di trafilatura monofilo

Un’alternativa agli anelli di tiro cilindrici, sono i coni di trafilatura monofilo, per cui, invece di disporre gli anelli e le filiere in successione, gli anelli di tiro (con diametri diversi in funzione delle riduzioni necessarie) sono riuniti su uno stesso albero. Si ottiene così un albero con numerosi anelli accostati tra loro, che formano un cono di trafilatura a gradini.

A questo punto il filo attraversa le filiere tra un cono e l’altro e si avvolge su anelli con diametro progressivamente maggiore, subendo una lavorazione sia nel tratto di andata sia in quello di ritorno.

La riduzione per passi

La riduzione per passo percentuale da una filiera all’altra è costante nelle macchine con anelli di tiro cilindrici e non lo è nelle macchine che lavorano con i coni di tiro.

Quindi se si usa la prima tipologia ogni anello deve avere una velocità maggiore della precedente nella stessa percentuale, a discapito della flessibilità, ma con il vantaggio della costanza.

Nella seconda tipologia, invece, l’allungamento non è costante, ma lo sono la velocità di rotazione dei coni e la riduzione dei diametri degli anelli consecutivi, in relazione alla riduzione per passo.

Filiere in diamante C2

In C2, grazie al nostro studio di progettazione, possiamo realizzare sia filiere standar che speciali, in diamante sintetico o naturale, in base alle esigenze di lavorazione e al materiale da trattare.

Seguiamo passo a passo il cliente nella realizzazione dell’utensile di cui ha bisogno, concedendo la possibilità di realizzare anche strumenti con angolature e sagomature personalizzate.

Inoltre, offriamo su tutti i nostri utensili il servizio di affilatura e riparazione, in modo da diminuire i tempi di fermo macchina e offrire sempre prodotti capaci di operare nel modo più efficiente possibile.

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    Trafilatura: cos’è e come ottenerne una ottimale?

    Trafilatura: cos’è?

    La trafilatura è un processo di formatura che, attraverso la deformazione plastica dovuta all’azione delle filiere, produce un cambiamento nella forma del materiale grezzo di partenza.

    Tramite questo processo si producono fili e catene metalliche per l’industria orafa, prevalentemente in materiali come oro, argento, platino, alluminio, rame, bronzo.

    Inoltre, i fili vengono divisi, in base al loro diametro, in quattro categorie principali:

    • Vergelle, aventi diametro 5 mm <= d < 8 mm;
    • Intermedi, con 1 mm <= d < 5 mm;
    • Sottili, con 0.15 mm <= d < 1 mm;
    • Capillari, con d < 0.15 mm.

    Vantaggi della trafilatura

    Il processo di trafilatura garantisce numerosi vantaggi tra cui:

    • Elevata efficienza, grazie a un alto tasso di produttività
    • Accuratezza, in quanto i prodotti finali avranno tolleranze ristrette e ottime finiture superficiali
    • Eccellenti proprietà meccaniche-elettriche del prodotto finito
    • Economicità ed ecologia, poiché lo scarto del materiale è minimo

    Tipi di trafilatura

    La trafilatura, in base alle classificazioni dei processi di deformazione, è da ritenersi un processo:

    • Di formatura massivo
    • A freddo
    • Di lavorazione secondario

    Come ottenere una buona trafilatura

    Per una trafilatura ottimale con una buona finitura e accuratezza dimensionale nei fili, bisogna selezionare accuratamente:

    • I parametri di processo
    • Il profilo delle filiere ed il loro angolo di taglio
    • La giusta riduzione per passo
    • Il lubrificante più adatto
    • I materiali delle matrici e delle attrezzature più consoni al materiale da lavorare

    Filiere in diamante C2

    In C2, grazie al nostro studio di progettazione, possiamo realizzare sia filiere standar che speciali, in diamante sintetico o naturale, in base alle esigenze di lavorazione e al materiale da trattare.

    Seguiamo passo a passo il cliente nella realizzazione dell’utensile di cui ha bisogno, concedendo la possibilità di realizzare anche strumenti con angolature e sagomature personalizzate.

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      posalux

      Quali catene possono essere lavorate con il posalux?

      posalux sono strumenti adatti per la finitura a specchio, utilizzati soprattutto con macchinari CNC.

      Sono ottimi per il trattamento di metalli teneri come oro, argento, platino, palladio, ottone e alluminio, il loro uso è particolarmente consigliato per la sfaccettatura di catene di diverse tipologie e anche di piccole dimensioni.

      Queste alcune tipologie di catene per cui è maggiormente indicato l’uso di un posalux.

      Catena a filo

      Catena a filo tradizionale

      La catena a filo è la classica catena tradizionale, ha maglie ovali e uniformi che, collegate tra loro, formano la classica catenina.

      Esistono varie tipologie di catene a filo.

      Catena forzatina e posalux

      Dettaglio di catena forzatina

      La catena forzatina è il tipo di catena per gioielleria più comune. Prende il nome delle grandi catene utilizzate a bordo delle navi per legare insieme gli schiavi, destinati alle colonie penali. 

      È una catena a piccole maglie sottili di forma ovale o rotonda, perpendicolarmente intrecciate tra di loro. È usata per lo più come collana con ciondoli e pendenti leggeri.

      Catena forzatina

      catena belcher

      La catena forzatina è il tipo di catena per gioielleria più comune. Prende il nome delle grandi catene utilizzate a bordo delle navi per legare insieme gli schiavi, destinati alle colonie penali. 

      È una catena a piccole maglie sottili di forma ovale o rotonda, perpendicolarmente intrecciate tra di loro.

      È usata per lo più come collana con ciondoli e pendenti leggeri.

      Catena rolò e posalux

      Catena rolò a maglie cubiche

      Una catena rolò è costituita da una serie di maglie cubiche, realizzate a partire da un filo rotondo che viene poi appiattito e rimodellato.

      Le maglie sono connesse in modo da formare una catena resistente.

      Le catene rolò sono ottime per bracciali con pendenti.

      Posalux in diamante C2 per catene

      C2 realizza posalux di diversa dimensione, sia in diamante naturale che sintetico e anche in PCD.

      Possiamo inoltre realizzare geometrie particolari, creando un posalux su disegno e fornendo la consulenza necessaria per la sua realizzazione.

      Compila il form per realizzare il tuo posalux.

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      Tipologie di catene e utensili in diamante

      Nell’oreficeria la produzione di catene ha una rilevanza fondamentale, inoltre, il distretto orafo di Vicenza e in particolare quello di Bassano sono noti soprattutto per questo genere di produzione. 

      Gli utensili in diamante, come quelli forniti da C2, sono essenziali per la realizzazione del prodotto finito. 

      Capire quale utensile utilizzare in base alla tipologia di catena che si vuole ottenere è fondamentale per un prodotto finito di qualità e una lavorazione più efficiente.

      Cos’è una catena

      Una catena è un prodotto orafo costituita da un insieme di maglie assemblate o intrecciate, che formano una sequenza.

      L’uso delle catene in gioielleria è vario, con esse si possono creare bracciali, collane, cinture, cavigliere, manici per borsette e vi si possono aggiungere ciondoli, pendenti, segmenti di perline. Possono essere di varie dimensioni, forme, colori e materiali, sebbene in genere si prediligano i metalli preziosi.

      Catena in maglia barbazzale e utensili per tornio a ghiaccio

      Le catene in maglia barbazzale sono composte da maglie appiattite, attorcigliate per formare la catena. Leggermente diversa dalla classica catena, hanno solitamente delle formazioni di circa 1 mm, ma si possono trovare anche in versioni molto più spesse. Sono ideali per sfoggiare collane vistose.

      Per le catene a maglia barbazzale consigliamo l’utilizzo degli utensili per tornio a ghiaccio, che permettono di tagliare in modo estremamente preciso e di ottenere superfici molto lucenti

      Catena figaro e filiere in diamante

      La catena figaro è una tipologia di catena a filo con maglie appiattite e dimensioni non uniformi. Di solito presenta due o tre maglie più corte, separate da maglie più lunghe. Ha avuto origine in Italia e prende il nome dalla famosa opera “Le nozze di Figaro”. È anche chiamata catena grumetta alternata. È più comune come gioiello da uomo.

      Per questo tipo di catena consigliamo l’utilizzo di filiere in diamante, in quanto è possibile in modo semplice variare le dimensioni della catena.

      Catena a sfere e rotelle in diamante

      Le catene a sfera sono catene dotate di piccole sfere decorative, solitamente identiche le une alle altre e con le stesse dimensioni. Le palline sono collegate attraverso un filo di metallo e poste a breve distanza. Questo tipo di catene sono perfette per look eleganti e accompagnate da charms.

      Per le catene a sfera consigliamo l’utilizzo di rotelle in diamante, perfette per la diamantatura di palline.

      Catena forzatina e posalux

      La catena forzatina è il tipo di catena per gioielleria più comune. Prende il nome delle grandi catene utilizzate a bordo delle navi per legare insieme gli schiavi, destinati alle colonie penali. 

      È una catena a piccole maglie sottili di forma ovale o rotonda, perpendicolarmente intrecciate tra di loro. È usata per lo più come collana con ciondoli e pendenti leggeri.

      Per questo tipo di catene consigliamo l’utilizzo dei posalux in diamante.

      Catena a corda e fresette in diamante

      La catena a corda è composta da maglie intrecciate assieme, che danno origine a una specie di fune. Può avere diversi design anche molto intricati e complessi. È un prodotto molto delicato, che per lo più viene sfoggiato come attrazione principale.

      Viene chiamata così perché l’intrecciatura è simile a quella utilizzata per creare corde in fibra o spago.

      Per questa composizione così complessa consigliamo l’utilizzo delle fresette in diamante, ottime per la diamantatura di aree difficili da raggiungere.

      Catena a serpente/ coda di topo e utensili per tornio a ghiaccio

      La catena a serpente è molto utilizzata dai gioiellieri, come catena a sé stante o con un pendente. È composta da placche curve e leggere, che sono intrecciate finemente in maglie sottili. Questo tipo di realizzazione la rende molto flessibile.

      Non avendo le maglie cave necessita di terminali capicorda, affinché ci siano dei punti di attacco alla chiusura.

      Per questo tipo di catena consigliamo l’utilizzo di utensili per tornio a ghiaccio, in modo da ottenere maglie molto precise.

      Come scegliere il tipo di catena

      La scelta della tipologia di catena più adatta al proprio gioiello, si deve basare su:

      • Tipo di metallo che più si adatta al resto di elementi del gioiello
      • Dimensioni che si vogliono ottenere e peso dei pendenti
      • Lunghezza del gioiello

      Utensili in diamante C2 per catene

      C2 realizza qualsiasi tipo di utensile in diamante per la diamantatura, sgrossatura e finitura dei metalli preziosi.

      I nostri utensili sono disponibili sia in diamante naturale che in diamante sintetico.

      Offriamo, inoltre, consulenze al cliente per progettare e realizzare utensili personalizzati, in base alle esigenze di lavorazione e alle mansioni da svolgere, anche in caso di angolature e sagomature particolarmente complesse.

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      Contatti

      C2 di Cipriani Ivan & C. sas.

      Via delle Rose 11,
      36061 Bassano del Grappa VI
      tel/fax: +39 0424 566716
      e-mail: info@c2utensili.it
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