Tag: diamante industriale

Utilizzo e manutenzione degli utensili in diamante

Gli utensili in diamante sono strumenti utilissimi in lavorazioni come diamantatura, sgrossatura e finitura di metalli preziosi (oro, argento, platino rame, bronzo).

Il diamante, infatti, ha la caratteristica di essere:

  • Il materiale più duro esistente in natura e, quindi, con un’ottima resistenza all’usura
  • Un buon conduttore termico, che gli permette di dissipare il calore, generato durante le lavorazioni meccaniche
  • Un materiale con elevata tenacità, ossia in grado di assorbire energia in campo plastico, quindi di subire degli urti senza fratturarsi.

Nonostante questo, un forte urto può essere in grado di danneggiare un diamante, per questo motivo è necessario conoscere le regole di un buon utilizzo degli utensili in diamantee della loro manutenzione.

Vantaggi di un buon utilizzo e manutenzione degli utensili in diamante

Il vantaggio principale di un buon utilizzo e manutenzione regolare degli utensili in diamante è che è possibile garantire che tutti gli utensili necessari per la produzione funzionino sempre al 100% della loro efficienza. 

Per fare ciò, sono necessari piccoli accorgimenti quotidiani come: ispezioni giornaliere, pulizia, lubrificazione, creazione di un inventario.

In questo modo, si può intervenire anticipatamente su i piccoli difetti che si creano negli utensili in diamante con la lavorazione, correggendoli per tempo, evitando l’arrestare della produzione. Infatti, si calcola che il costo effettivo per un guasto di un utensile in diamante è compreso tra quattro e quindici volte i costi di normale manutenzione, per non parlare della sostituzione dell’utensile, che se maneggiato e mantenuto correttamente può durare più di 10 anni

Le regole per un buon utilizzo e manutenzione degli utensili in diamante

Gli utensili in punta di diamante devono essere maneggiati con estrema cura, per non provocare una precoce rottura o smussatura dell’inserto. 

  1. Bisogna prestare particolare attenzione a non toccare la punta del diamante a mani nude, in quanto, essendo molto tagliente, può causare ferite considerevoli.
  2. Si consiglia di pulire l’utensile solo se strettamente necessario, mai però con materiali duri, ma piuttosto con tessuti per lenti ottiche.
  3. Quando si ripone l’utensile si consiglia di coprirlo con il relativo cappuccio in gomma, in modo da evitare gli urti e preservarlo dall’usura.
  1. Utilizzare gli utensili in diamante esclusivamente in macchine di precisione con buoni cuscinetti, che permettano di diminuire il più possibile le vibrazioni di lavorazione.
  2. Se apparissero graffi sul pezzo in lavorazione, questo potrebbe indicare la presenza di piccole rotture nel tagliente in diamante. In tal caso è necessario procedere con l’affilatura dell’utensile.
  3. Mantenere l’utensile sempre affilato e privo di scheggiature, in quanto maggiore sarà la smussatura, maggiore sarà il rischio che si rompa improvvisamente.
  4. Scegliere i giusti parametri di taglio, velocità, profondità e avanzamento dell’utensile. 
  5. Gestione di un inventario di utensili in diamante sostitutivi, che possano rimpiazzare l’utensile danneggiato, riducendo o eliminando così i tempi di fermo macchina.

Manutenzione degli utensili in diamante C2

In C2 realizziamo utensili speciali e standard in diamante, per la lavorazione dei metalli preziosi, garantendo un’ottima qualità del prodotto, grazie all’esperienza maturata in più di 50 anni.

Produciamo utensili sia in diamante naturale che in diamante sintetico, offrendo così un’ampia gamma di soluzioni, che permette sempre di trovare il migliore rapporto qualità/prezzo.

Garantiamo, inoltre, su tutti i nostri utensili, un servizio di riaffilatura, riparazione e rimpiazzo, in modo da diminuire i tempi di fermo macchina e offrire sempre lavorazioni alla massima efficienza.

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    Diamantatura: cos’è e come si realizza

    Diamantautra: cos’è

    La diamantatura è un processo di finitura del gioiello, che consiste nel tagliare una superficie attraverso una punta di diamante, rendendola lucente e creando particolari effetti cromatici e luminosi.

    Infatti, la punta di diamante incidendo il metallo crea dei tagli che, colpiti della luce, la riflettono come uno specchio, conferendo al gioiello una luminosità e brillantezza, non raggiungibile in nessun altro modo.

    Maggiore sarà la profondità del taglio maggiore sarà anche l’effetto di lucentezza che si otterrà, la difficoltà sta nel trovare il giusto equilibrio tra l’effetto splendente e il rischio di forare la superficie lavorata.

    Diamantatura: come si realizza

    Per realizzare il processo di diamantatura su catene e gioielli è necessario l’utilizzo di utensili in diamante, che associati alle macchine utensili si muovono in maniera tale da colpire la superficie da lavorare, creando dei tagli che simulano la presenza di diamanti incassati.

    Gli utensili in diamante, come quelli realizzati da C2, sono composti da due parti principali:

    • L’anima, ossia la base dell’utensile, il più delle volte realizzata in acciaio di ottima qualità, in quanto è un buon materiale per l’assorbimento delle vibrazioni. Questa parte viene poi legata al diamante tramite processi chimici come la sinterizzazione.
    • Il diamante, sintetico o naturale, a cui viene conferita una determinata sagoma, in base alla lavorazione che andrà a svolgere.

    Gli utensili in diamante hanno numerosi vantaggi tra cui:

    • Precisione del taglio, grazie all’unione al millimetro tra anima e corona
    • Capacità di non rovinare i bordi dell’incisione
    • Rilascio minimo di polveri durante la lavorazione
    • Elevata forza di applicazione
    • Longevità, grazie all’elevata resistenza all’usura del diamante
    • Adatti a lavorare materiali anche molto duri
    • Buona dissipazione del calore, grazie alla loro conducibilità.

    Questo gli rende adatti a lavorare materiali come oro, argento, platino, alluminio, rame, bronzo e anche superfici molto piccole.

    C2 realizza sia utensili in diamante sintetico che naturale, e può personalizzare l’utensile in base al disegno del cliente, in modo da ottenere il tipo di diamantatura che più si adatta al progetto del produttore.

    Utensili in diamante C2

    La nostra gamma di utensili in diamante comprende:

    Inoltre, C2 offre su tutti i suoi utensili un servizio di affilatura, ripristino e manutenzione, in modo che sia possibile effettuare le lavorazioni sempre in modo sicuro ed efficiente.

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      Utensili in diamante

      Il mondo degli utensili in diamante

      Utensili in diamante: a cosa servono

      Gli utensili in diamante sono strumenti utilizzati per la lavorazione di metalli preziosi, come oro, argento, platino, alluminio, rame e bronzo.

      Sono usati per attività di diamantatura, sgrossatura e finitura, ossia realizzano finiture a specchio, che rendono la superficie dei gioielli lucenti, con la possibilità di creare anche particolari giochi di luce.

      Grazie agli utensili in diamante non è necessario lucidare o sbavare precedentemente i prodotti ed è possibile ottenere brillantezza, anche su quei materiali in cui la lucidatura non è possibile.

      Gli utensili in diamante vengono impiegati su applicazioni come:

      • Catene
      • Palline
      • Anelli
      • Charms
      • Medaglie
      • Orecchini
      • Ciondoli
      • Lastre

      Come sono fatti

      Gli utensili in diamante sono composti da un corpo, o anima, in acciaio che assorbe le vibrazioni e da un tagliente monocristallino in diamante sintetico o naturale, unito all’anima tramite sinterizzazione.

      A seconda delle diverse geometrie del tagliente è possibile, quindi, con lo stesso utensile eseguire lavorazioni differenti.

      In C2, grazie al nostro studio di progettazione, siamo in grado di assistere e fornire consulenze al cliente, per progettare e realizzare utensili personalizzati, in base alle esigenze di lavorazione e alle mansioni da svolgere, anche in caso di angolature e sagomature particolarmente complesse.

      Il diamante viene impiegato negli utensili grazie alle sue caratteristiche e proprietà, tra cui la durezza, che è pari a 10 nella scala Mohs, e l’elevata tecnicità, ossia la capacità di subire urti senza fratturarsi.

      Vantaggi

      I vantaggi nell’utilizzo degli utensili in diamante sono dovuti in particolare all’uso di questo materiale per le lavorazioni industriali. Tra i vantaggi principali possiamo annoverare:

      • Precisione del taglio, grazie all’unione al millimetro tra anima e corona
      • Capacità di non rovinare i bordi dell’incisione
      • Rilascio minimo di polveri durante la lavorazione
      • Elevata forza di applicazione
      • Longevità, grazie all’elevata resistenza all’usura del diamante
      • Adatti a lavorare materiali anche molto duri
      • Buona dissipazione del calore, grazie alla loro conducibilità.

      Tipologie di utensili in diamante

      Esistono svariati tipi di utensili in diamante per la lavorazione dei metalli preziosi. Quelli presenti nella gamma C2 sono:

      Utensili in diamante C2

      In C2 realizziamo utensili speciali e standard in diamante, per la lavorazione dei metalli preziosi, garantendo un’ottima qualità del prodotto, grazie all’esperienza maturata in più di 50 anni.

      Produciamo utensili sia in diamante naturale che in diamante sintetico, offrendo così un’ampia gamma di soluzioni, che permette sempre di trovare il migliore rapporto qualità/prezzo.

      I nostri utensili sono compatibili con le principali marche di macchine utensili e possono essere personalizzati in base alle esigenze di lavorazione.

      Garantiamo inoltre, su tutti i nostri utensili, un servizio di riaffilatura, riparazione e rimpiazzo, in modo da diminuire i tempi di fermo macchina e offrire sempre prodotti capaci di operare nel modo più efficiente possibile.

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        diamante sintetico

        Utensili in diamante sintetico: vantaggi

        Gli utensili in diamante sintetico sono utili per le lavorazioni, come diamantatura, sgrossatura, finitura di metalli preziosi (oro, argento, platino, alluminio, rame, bronzo).

        C2 realizza utensili in diamante sia sintetico che naturale e oltre alle gamme standard, lo studio di progettazione di C2 è in grado di assistere e fornire consulenze al cliente per progettare e realizzare utensili personalizzati in base alle esigenze di lavorazione e alle mansioni da svolgere, anche in caso di angolature e sagomature particolarmente complesse.

        Come si realizza un diamante sintetico?

        La differenza tra il diamante sintetico e quello naturale dipende dal processo di realizzazione, infatti uno avviene per mezzo delle tecnologie ideate dall’uomo, l’altro tramite un processo geologico.

        Il diamante sintetico si può ottenere principalmente attraverso due metodi quello HPHT, High – Pressure High – Temperature (sintesi ad elevata pressione e temperatura) o quello CVD, Chemical Vapor Deposition (sintesi a deposizione chimica da vapore).

        Il metodo HPHT consiste nel produrre diamanti a partire dalla grafite, un allotropo del diamante, che differisce da esso solo per la struttura cristallina. Sottoponendo la grafite alle condizioni ambientali tipiche della formazione naturale del diamante, si possono ottenere diamanti sintetici. Più nello specifico si sottopone la graffite a temperature intorno ai 1500 °C e a pressioni intorno ai 6 GPa.

        Il metodo CVD, invece, consiste nella deposizione continua di carbonio a partire da un suo plasma contenente tutte le informazioni necessarie per la formazione della particolare struttura cristallina del diamante. Questo processo permette di realizzare diamanti sintetici con temperature e pressioni assai più ridotte rispetto al primo metodo.

        I primi diamanti sintetici

        I primi tentativi documentati di realizzazione dei diamanti sintetici risalgono al periodo tra il 1879 e il 1928, ma solo a partire dal 1940, negli Stati Uniti, in Svezia e nell’Unione sovietica, usando i processi CVD e HPHO ha avuto inizio una vera e propria ricerca sistematica.

        Il primo diamante sintetico venne realizzato nel 1953 proprio grazie al metodo HPHT, mentre per il metodo CVD è necessario attendere i primi anni del Duemila.

        Vantaggi e proprietà del diamante sintetico.

        La creazione dei diamanti sintetici permette di avere maggiore controllo sulle imperfezioni. Per questo motivo solitamente il diamante sintetico presenta molte meno impurità rispetto al diamante naturale e conseguentemente proprietà migliori. Inoltre, grazie al controllo che l’uomo può esercitare nella creazione del diamante è possibile modificarene alcune caratteristiche, affinché sia maggiormente conforme all’uso che se ne farà in seguito.

        Durezza

        La durezza del diamante sintetico dipende dalla sua purezza, perfezione cristallina e orientamento. Infatti, grazie ai legami covalenti estesi a tutta la struttura e in tutte le direzioni, la struttura del diamante risulta particolarmente stabile e coesa. In media però un diamante sintetico può raggiungere la durezza di 10 sulla scala di Mohs e grazie all’utilizzo di applicazioni specifiche essa può essere controllata più facilmente. Per questo motivo, alcuni diamanti sintetici monocristallini e diamanti HPHT nanocristallini possono risultare più duri rispetto a quelli perfetti che si possono trovare in natura.

        Impurità e inclusioni

        Il diamante sintetico può presentare meno impurità rispetto a quello naturale. Infatti, in natura è facile che il diamante contenga altri atomi rispetto al solo carbonio. Tali atomi si possono aggregare in fasi macroscopiche chiamate inclusioni. Solitamente, nella creazione del diamante sintetico, si tende a evitare le impurità, ma a volte queste possono essere introdotte intenzionalmente per controllare alcune proprietà del diamante stesso. Per esempio, se al diamante sintetico viene aggiunto del boro si può ottenere un buon conduttore elettrico, mentre con l’aggiunta di azoto il diamante ottiene una maggiore durezza e resistenza.

        Conducibilità termica

        Il diamante sintetico è un buon conduttore di calore, grazie ai legami covalenti che si formano al suo interno. La conducibilità termica del diamante puro è la più alta conosciuta per oggetti solidi. Se poi si arricchisce il diamante sintetico con del carbonio (99,9%) esso presenta 3000 W·m−1·K−1 a temperatura ambiente, ossia la più alta conducibilità termica.

        Costo minore

        I diamanti sintetici solitamente hanno un costo minore rispetto a quelli naturali, e proprietà migliori, grazie a una minore presenza di impurità. È prevedibile quindi che i diamanti sintetici, nelle applicazioni industriali, andranno a sostituire quelli naturali. Inoltre, a causa dello storico sfruttamento intensivo cui sono sottoposti i giacimenti di diamanti naturali, questi iniziano a scarseggiare e quindi risulta antieconomico il loro utilizzo nel settore industriale.

        Lavorazioni meccaniche e utensili in diamante

        Il diamante sintetico è utilizzato per lo più per le applicazioni industriali. Infatti, grazie alla sua durezza e alle caratteristiche viste in precedenza, è perfetto per realizzare utensili con punta di diamante, come quelli prodotti da C2. Con essi è possibile effettuare lavorazioni come lucidatura, taglio, rettifica e asportazione di metalli preziosi (oro, argento, platino, alluminio, rame, bronzo).

        Inoltre, gli utensili con punta in diamante avendo una buona conducibilità termica sono anche ottimi per dissipare il calore, generato durante le lavorazioni meccaniche.

        Gli utensili in diamante sono invece sconsigliati per lavorazioni di leghe ferrose, infatti ad alte temperature il carbonio risulta molto solubile nel ferro, e ciò comporterebbe a una rapida usura di tipo chimico.

        Utensili in diamante C2

        C2 realizza sia utensili in diamante sintetico che naturale, e può personalizzare l’utensile in base al disegno del cliente.

        La nostra gamma di utensili in diamante comprende:

        • Rotelle
        • Idrocopiatori
        • Posalux
        • Fresette
        • Martellatori
        • Utensili per tornio a ghiaccio
        • Utensili per il vuoto
        • Filiere

        Inoltre, C2 offre su tutti i suoi utensili un servizio di affilatura, ripristino e manutenzione, in modo che sia possibile effettuare le lavorazioni sempre in modo sicuro ed efficiente.


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          diamante

          Il diamante nell’industria

          Il diamante è molto noto come pietra preziosa per la produzione di gioielli, tuttavia questa non è la sua unica applicazione. 

          Infatti, grazie alle sue proprietà e in particolare alla sua durezza, il diamante costituisce un ottimo materiale anche per alcune lavorazioni industriali

          Cos’è il diamante?

          Il diamante non è unicamente la gemma preziosa che decora l’anello di fidanzamento. Infatti, il diamante scientificamente è carbonio puro, uno degli elementi più abbondanti nell’universo, ma davvero raro da trovare nella composizione tipica di questa pietra preziosa. Questo perché l’ambiente e le condizioni fisiche, necessarie per la formazione del diamante, sono molto particolari e si verificano sporadicamente. Infatti, si stima che ci siano volute temperature fra i 1.300 – 1.400 ° C, e pressioni di circa 70 tonnellate/cm², il tutto a una profondità di 200 km, affinché i diamanti si formassero. Inoltre, le variazioni di queste condizioni determinano la maggiore o minore qualità dei diamanti, prodotti da un giacimento.

          Essendo il diamante carbonio puro, esso è formalmente un allotropo della grafite (materiale che, a differenza del diamante, è facilmente trovabile nella terra) ciò che però lo contraddistingue è la sua struttura cristallina, essa è infatti la responsabile della diversità fisica tra diamante e graffite.

          Nel diamante l’atomo del carbonio è ibridizzato sp3 e forma quattro legami con altrettanti atomi di carbonio secondo una struttura tetraedrica, questo rende i legami covalenti C-C molto forti e porta il diamante a essere il materiale più duro presente in natura.

          Caratteristiche del diamante

          Il diamante ha delle caratteristiche davvero peculiari che lo rendono un materiale prezioso e utilizzabile in diverse applicazioni. 

          Durezza

          Il diamante è il minerale più duro che si conosca in natura, la sua durezza Mohs è pari a 10. Essa è dovuta alla presenza di legami covalenti estesi a tutta la struttura e in tutte le direzioni, che rendono la sua struttura eccezionalmente coesa e stabile.

          I diamanti, però, non hanno tutti la stessa durezza, in quanto essa dipende dalle condizioni fisiche in cui questi si sono formati. I diamanti più duri provengono dall’area del New England nel Nuovo Galles del Sud (Australia), questo probabilmente per l’accrescimento del diamante, avvenuto in un’unica fase. 

          Conducibilità 

          I diamanti in genere sono dei buoni isolanti elettrici, tranne alcuni diamanti blu che sarebbero ottimi semiconduttori. La loro superfice in determinate condizioni esposte all’aria, a causa del flim acquoso sottile, avrebbero però un comportamento da conduttore. 

          Il diamante ha però un’ottima conduzione termica fino a circa 2500 W/mk, che gli permette di dissipare il calore durante le lavorazioni, come quelle meccaniche.

          Tenacità

          La tenacità rappresenta la capacità di un materiale di assorbire energia in campo plastico, cioè di subire degli urti senza fratturarsi. La tenacità media del diamante naturale è di 3,4 MN m-3/2, ma può variare notevolmente in base alla caratura e alle eventuali imperfezioni presenti. A condizionare ulteriormente questa peculiarità del diamante è il piano in cui è diretta la forza incidente, per cui un forte urto può essere in grado di danneggiare un diamante. Per questo C2 offre su tutti i suoi utensili un servizio di affilatura e riparazione, in modo da avere uno strumento sempre al massimo della sua efficienza.

          Resistenza al calore

          La resistenza del diamante al calore e al fuoco è molto elevata, ma dipende per lo più dalle sue dimensioni. Un comune diamante commerciale resiste in atmosfera fino a circa 1520°C, ma, viceversa, una polvere fine di diamante è facilmente infiammabile e tende a bruciare senza lasciare residui e trasformandosi completamente in CO2.

          Diamanti per uso industriale

          Come abbiamo già detto in precedenza i diamanti non sono utilizzati solo come decorazione per i gioielli, ma sono un ottimo strumento anche per lavorazioni industriali, grazie alla loro ineguagliabile durezza. Infatti, i diamanti scelti per uso industriale non sono quelli scelti come gemme per i gioielli, e spesso, in questo caso, è preferibile un diamante sintetico a quello naturale, in quanto avrà un costo più ridotto.

          L’uso industriale del diamante è legato principalmente alle sue caratteristiche di durezza, ossia alla sua resistenza all’usura. Questo infatti è un parametro fondamentale per tutte quelle applicazioni dove è presente un’interazione meccanica fra più corpi. Per esempio, gli utensili per le lavorazioni di perforazione, taglio e molatura o per lucidare dei metalli preziosi, come fanno le rotelle e i posalux in diamante C2.

          Inoltre, gli utensili con punta in diamante avendo una buona conducibilità termica sono anche ottimi per dissipare il calore, generato durante le lavorazioni meccaniche.

          Gli utensili in diamante sono invece sconsigliati per lavorazioni di leghe ferrose, infatti ad alte temperature il carbonio risulta molto solubile nel ferro, e ciò comporterebbe a una rapida usura di tipo chimico

          Utensili in diamante C2

          C2 realizza qualsiasi tipo di utensile in diamante per la lavorazione dei materiali preziosi (oro, argento, platino, alluminio, rame, bronzo). I nostri utensili sono adatti a lavorazioni come diamantatura, sgrossatura, finitura e sono disponibili sia in diamante naturale che in diamante sintetico. L’utilizzo di utensili in diamante è particolarmente consigliato per realizzare finitura a specchio, perché non è necessario lucidare o sbavare i prodotti ed è ottimo anche per quei materiali, in cui la lucidatura non è possibile.

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