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Il diamante nell’industria

Il diamante è molto noto come pietra preziosa per la produzione di gioielli, tuttavia questa non è la sua unica applicazione. 

Infatti, grazie alle sue proprietà e in particolare alla sua durezza, il diamante costituisce un ottimo materiale anche per alcune lavorazioni industriali

Cos’è il diamante?

Il diamante non è unicamente la gemma preziosa che decora l’anello di fidanzamento. Infatti, il diamante scientificamente è carbonio puro, uno degli elementi più abbondanti nell’universo, ma davvero raro da trovare nella composizione tipica di questa pietra preziosa. Questo perché l’ambiente e le condizioni fisiche, necessarie per la formazione del diamante, sono molto particolari e si verificano sporadicamente. Infatti, si stima che ci siano volute temperature fra i 1.300 – 1.400 ° C, e pressioni di circa 70 tonnellate/cm², il tutto a una profondità di 200 km, affinché i diamanti si formassero. Inoltre, le variazioni di queste condizioni determinano la maggiore o minore qualità dei diamanti, prodotti da un giacimento.

Essendo il diamante carbonio puro, esso è formalmente un allotropo della grafite (materiale che, a differenza del diamante, è facilmente trovabile nella terra) ciò che però lo contraddistingue è la sua struttura cristallina, essa è infatti la responsabile della diversità fisica tra diamante e graffite.

Nel diamante l’atomo del carbonio è ibridizzato sp3 e forma quattro legami con altrettanti atomi di carbonio secondo una struttura tetraedrica, questo rende i legami covalenti C-C molto forti e porta il diamante a essere il materiale più duro presente in natura.

Caratteristiche del diamante

Il diamante ha delle caratteristiche davvero peculiari che lo rendono un materiale prezioso e utilizzabile in diverse applicazioni. 

Durezza

Il diamante è il minerale più duro che si conosca in natura, la sua durezza Mohs è pari a 10. Essa è dovuta alla presenza di legami covalenti estesi a tutta la struttura e in tutte le direzioni, che rendono la sua struttura eccezionalmente coesa e stabile.

I diamanti, però, non hanno tutti la stessa durezza, in quanto essa dipende dalle condizioni fisiche in cui questi si sono formati. I diamanti più duri provengono dall’area del New England nel Nuovo Galles del Sud (Australia), questo probabilmente per l’accrescimento del diamante, avvenuto in un’unica fase. 

Conducibilità 

I diamanti in genere sono dei buoni isolanti elettrici, tranne alcuni diamanti blu che sarebbero ottimi semiconduttori. La loro superfice in determinate condizioni esposte all’aria, a causa del flim acquoso sottile, avrebbero però un comportamento da conduttore. 

Il diamante ha però un’ottima conduzione termica fino a circa 2500 W/mk, che gli permette di dissipare il calore durante le lavorazioni, come quelle meccaniche.

Tenacità

La tenacità rappresenta la capacità di un materiale di assorbire energia in campo plastico, cioè di subire degli urti senza fratturarsi. La tenacità media del diamante naturale è di 3,4 MN m-3/2, ma può variare notevolmente in base alla caratura e alle eventuali imperfezioni presenti. A condizionare ulteriormente questa peculiarità del diamante è il piano in cui è diretta la forza incidente, per cui un forte urto può essere in grado di danneggiare un diamante. Per questo C2 offre su tutti i suoi utensili un servizio di affilatura e riparazione, in modo da avere uno strumento sempre al massimo della sua efficienza.

Resistenza al calore

La resistenza del diamante al calore e al fuoco è molto elevata, ma dipende per lo più dalle sue dimensioni. Un comune diamante commerciale resiste in atmosfera fino a circa 1520°C, ma, viceversa, una polvere fine di diamante è facilmente infiammabile e tende a bruciare senza lasciare residui e trasformandosi completamente in CO2.

Diamanti per uso industriale

Come abbiamo già detto in precedenza i diamanti non sono utilizzati solo come decorazione per i gioielli, ma sono un ottimo strumento anche per lavorazioni industriali, grazie alla loro ineguagliabile durezza. Infatti, i diamanti scelti per uso industriale non sono quelli scelti come gemme per i gioielli, e spesso, in questo caso, è preferibile un diamante sintetico a quello naturale, in quanto avrà un costo più ridotto.

L’uso industriale del diamante è legato principalmente alle sue caratteristiche di durezza, ossia alla sua resistenza all’usura. Questo infatti è un parametro fondamentale per tutte quelle applicazioni dove è presente un’interazione meccanica fra più corpi. Per esempio, gli utensili per le lavorazioni di perforazione, taglio e molatura o per lucidare dei metalli preziosi, come fanno le rotelle e i posalux in diamante C2.

Inoltre, gli utensili con punta in diamante avendo una buona conducibilità termica sono anche ottimi per dissipare il calore, generato durante le lavorazioni meccaniche.

Gli utensili in diamante sono invece sconsigliati per lavorazioni di leghe ferrose, infatti ad alte temperature il carbonio risulta molto solubile nel ferro, e ciò comporterebbe a una rapida usura di tipo chimico

Utensili in diamante C2

C2 realizza qualsiasi tipo di utensile in diamante per la lavorazione dei materiali preziosi (oro, argento, platino, alluminio, rame, bronzo). I nostri utensili sono adatti a lavorazioni come diamantatura, sgrossatura, finitura e sono disponibili sia in diamante naturale che in diamante sintetico. L’utilizzo di utensili in diamante è particolarmente consigliato per realizzare finitura a specchio, perché non è necessario lucidare o sbavare i prodotti ed è ottimo anche per quei materiali, in cui la lucidatura non è possibile.

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