Tag: utensili in diamante

arte orafa italiana

L’arte orafa italiana: caratteristiche

L’arte orafa italiana è famosa in tutto il mondo, grazie al suo forte legame con il territorio, dove tradizione e innovazione si mescolano in un connubio che rende questo settore una vera e propria arte.

La fama dell’oreficeria italiana è dovuta anche all’intesa produzione dei distretti di Arezzo, Valenza, Vicenza, con cui il fondatore di C2, Gian Battista Cipriani, ha collaborato per molto tempo. Con le conoscenze e l’esperienza acquisita, è riuscito a realizzare degli utensili in diamante che davvero potessero rispondere alle esigenze degli artigiani orafi.

Caratteristiche

Le caratteristiche che hanno reso l’oreficeria italiana leader del settore sono numerose, tra le più rilevanti possiamo annoverare:

1.     Prolungato legame dell’arte orafa italiana con la storia

La storia dell’arte orafa italiana nasce nel periodo etrusco, quando si iniziò a lavorare gioielli e monili, con tecniche tutt’ora in uso. Il periodo di massima svolta avviene nel Rinascimento, quando, grazie alle richieste delle corti italiane di gioielli sempre più sfarzosi e complessi, si svilupparono tecniche di lavorazione dei metalli preziosi sempre più ricercate.

Queste tradizioni, tramandate di generazione in generazione tra gli artigiani e i principali distretti orafi, ha permesso di creare un terreno fertile per lo sviluppo dell’eccellenza italiana, che nel design dei suoi gioielli si ispira ancora all’arte del passato.

2.     Attenzione al dettaglio

L’arte orafa italiana è famosa anche per la grande esperienza e manualità, con cui gli artigiani orafi, tutt’ora, realizzano i propri prodotti, nonostante le numerose macchine industriali.

Per loro C2 realizza fresette e idrocopiatori in diamante.

Il design italiano, inoltre, si contraddistingue per una grande attenzione al dettaglio e un elevata dose di creatività.

3.     Arte e moda nell’arte orafa italiana

L’oreficeria italiana fin dalle sue origini e in particolar modo a partire dal 900 ha saputo combinarsi sapientemente con il mondo dell’arte e della moda.

Da essi ha tratto ispirazione per promuovere una politica sempre volta a una qualità altissima e per sviluppare un design dal sapore intramontabile.

4.     Innovazione

La grande capacità degli artigiani orafi italiani di trasformare le difficoltà in una sfida ha fatto si che il settore fosse sempre proiettato all’innovazione.

In questo modo si sono sviluppate nuove tecniche e tecnologie di lavorazione, che, in ogni epoca, sono andate ad arricchire il bagaglio di conoscenze delle nuove generazioni. 

Per questo, C2 Diamond Tools realizza anche utensili in diamante su disegno del cliente, perché ritiene non ci debbano essere limiti alla creatività e all’innovazione.

C2 e l’oreficeria italiana

C2 è un’azienda a conduzione familiare, specializzata nella produzione di utensili speciali e standard in diamante per la lavorazione dei metalli preziosi.

La sua esperienza nel settore parte nel 1966, quando il suo fondatore, Gian Battista Cipriani, comincia a collaborare con i più importanti distretti orafi, quali Vicenza, Arezzo e Torino

Infatti, grazie a uno scambio continuo di conoscenze e competenze con il settore orafo, Gian Battista Cipriani ha sviluppato sempre maggiore interesse e passione per gli utensili in diamante. Così, nel 1982 fonda C2, in uno dei punti strategici fondamentali del distretto di Vicenza, Bassano del Grappa.

Oggi, oltre alla gamma standard, lo studio di progettazione di C2 è in grado di assistere e fornire consulenze al cliente per realizzare utensili personalizzati, anche con angolature e sagomature particolarmente complesse, per permettere agli artigiani orafi d’innovare le proprie tecniche di lavorazione, con uno sguardo volto sempre alla tradizione.

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orafo

Orafi: i principali ruoli nella creazione del gioiello

Gli orafi, od orefici, sono artigiani che si occupano della lavorazione dei metalli preziosi, per la realizzazione di oggetti di valore come gioielli o manufatti.

Questa attività richiede grande manualità e conoscenza del settore, infatti sono necessarie molte e differenti fasi di lavorazione. Di conseguenza, sempre più soventemente, a fianco degli artigiani che seguono personalmente l’intero ciclo di produzione, si sono formate figure specializzate in una specifica fase di lavorazione.

Tipologie di orafi

La realizzazione del gioiello richiede, quindi, molte differenti funzioni, che possono essere ricoperte da un’unica figura, o da diverse tipologie di orafi.

Tra le principali tipologie di orafi possiamo annoverare:

Orafo di base

Svolge le operazioni di saldatura, limatura, spianatura, foratura, smerigliatura, assemblaggio.

Cerista orafo

Realizza i modelli in cera per la produzione del gioiello.

Gemmologo

Stabilisce la qualità delle pietre preziose e ne riconosce le caratteristiche.

Disegnatore

Si occupa della progettazione grafica del manufatto.

Modellista

Realizza in scala reale il progetto ideato dal disegnatore, utilizzando metalli o materiali plastici. 

Addetto alla fusione

Prepara le varie leghe del metallo.

Preparatore

Crea semilavorati per le successive fasi della lavorazione.

Chiusurista

Si occupa dell’assemblaggio finale dei vari pezzi.

Incastonatore

Si occupa dell’operazione d’incastonatura delle gemme, negli appositi spazi.

Incisore

Realizza decorazioni sugli oggetti in metallo prezioso.

Lucidatore

Si occupa della lucidatura e alla rifinitura dell’oggetto.

Meccanico

Si occupa della gestione delle macchine per la realizzazione del catename, come le trafile in diamante C2.

Sbalzatore in metallo

Realizza parte delle lavorazioni dei metalli, come martellazione, sbalzo, incisione, realizzabili con utensili come le fresette C2.

Utensili in diamante C2

Per i diversi operatori orafi, C2 realizza utensile standard o speciali a disegno, in diamante sintetico e naturale, in modo da realizzare sempre lo strumento più adatto al tipo di lavorazione e materiale da trattare.

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utensili in diamante

Perché scegliere un utensile in diamante?

Gli utensili in diamante, come quelli realizzati da C2, sono strumenti utili per la lavorazione dei materiali preziosi (oro, argento, platino, alluminio, rame, bronzo). Infatti, grazie al loro utilizzo si possono compiere attività di diamantatura, sgrossatura, finitura, realizzando finitura a specchio, senza bisogno di lucidare o sbavare i prodotti e sono ottimi anche per quei materiali, in cui la lucidatura non è possibile.

L’ideazione di questi utensili risale a circa ottant’anni fa, ma solo negli ultimi trent’anni questi si sono diffusi maggiormente, sviluppandosi e divenendo sempre migliori, più duraturi, più efficienti.

Vantaggi degli utensili in diamante

I vantaggi nell’utilizzo degli utensili in diamante sono dovuti in particolare all’uso di questo materiale per le lavorazioni industriali. Tra i vantaggi principali possiamo annoverare:

  • Precisione del taglio, grazie all’unione al millimetro tra anima e corona
  • Capacità di non rovinare i bordi dell’incisione 
  • Rilascio minimo di polveri durante la lavorazione     
  • Elevata forza di applicazione 
  • Longevità, grazie all’elevata resistenza all’usura del diamante
  • Adatti a lavorare materiali anche molto duri
  • Buona dissipazione del calore, grazie alla loro conducibilità.

Utensili in diamante per metalli preziosi

Come abbiamo già detto in precedenza gli utensili in diamante sono ottimi per lavorazioni di diamantatura, decorazione, incisione su metalli preziosi. Sono invece sconsigliati per lavorazioni su materiali ferrosi.

Oltre alle gamme standard, lo studio di progettazione di C2 è in grado di assistere e fornire consulenze al cliente per progettare e realizzare utensili personalizzati in base alle esigenze di lavorazione e alle mansioni da svolgere, anche in caso di angolature e sagomature particolarmente complesse.

La nostra gamma comprende:

  • Rotelle in diamante, utili per la diamantatura di palline e sfere
  • Idrocopiatori in diamante, per incisioni e decorazioni su vari tipi di gioielli
  • Posalux per la finitura a specchio e la sfaccettatura di catene
  • Fresette in diamante, per le lavorazioni a mano sui gioielli
  • Martellatori in diamante, per la realizzazione di trame a puntini
  • Utensili per tornio a ghiaccio, per il taglio e la lucidatura delle catene
  • Utensili per il vuoto, per la creazione di catene vuote e per la lappatura di sfere
  • Trafile in diamante, impiegabili su macchine a filo, per finitura lucida e trafila di fili in metallo prezioso

Come si realizza un utensile in diamante

Gli utensili in diamante, per lo più, si compongono di due parti:

  • L’anima, ossia la base dell’utensile, il più delle volte realizzata in acciaio di ottima qualità, in quanto è un buon materiale per l’assorbimento delle vibrazioni. Questa parte viene poi legata al diamante tramite processi chimici come la sinterizzazione.
  • Il diamante, sintetico o naturale, a cui viene conferita una determinata sagoma, in base alla lavorazione che andrà a svolgere. In C2 guidiamo il cliente anche nella scelta di geometrie particolari, realizzando sia utensili standard in diamante che speciali su disegno del cliente.

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La storia dell’oreficeria italiana

L’oreficeria italiana con la sua tradizione e continua innovazione, si è guadagnata il posto di leader mondiale del settore. L’arte orafa del nostro paese è un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo, grazie a una produzione artigianale fortemente radicata sul territorio, specializzata e competitiva.

Le origini dell’oreficeria italiana

La lavorazione dell’oro per creare monili e oggetti di valore, era una pratica già in uso nel periodo etrusco. Fin da allora venivano, infatti, utilizzate tecniche in voga ancora oggi, come la granulazione, ossia l’applicazione di piccoli granuli d’oro nelle decorazioni dei gioielli.

Ai Romani, invece, dobbiamo la conoscenza e l’esperienza sulle tecniche di fusione e l’idea di successo del bracciale a forma di serpente da portare all’avambraccio, che rese famoso Bulgari.

Sempre a questo periodo risalgono anche le prime lavorazioni del corallo a Torre del Greco.

L’avvento del Cristianesimo ebbe una forte influenza sugli elementi di decoro dei gioielli e in generale sull’oreficeria italiana, che da questo momento sarà anche fortemente legata all’arte sacra. Infatti, diverrà sempre più consuetudine la commissione di opere di oreficeria, per manifestare potenza e potere.

Un’importante influenza sull’arte orafa è costituita dalle tradizioni artigianali portate dalle popolazioni barbariche e longobarde, in particolare per quanto riguarda la realizzazione di diademi, cinture e fibule.

Il gioiello come opera d’arte

Se, però, dovessimo cercare le vere origini su cui si fonda l’oreficeria moderna, dovremmo partire dall’epoca rinascimentale, quando a Firenze si iniziò a lavorare i metalli preziosi con tecniche ricercate, mai utilizzate prima, come quelle descritte da Benvenuto Cellini. Inoltre, grazie alle richieste delle corti italiane di gioielli sempre più sfarzosi e complessi, la produzione orafa subì una ventata d’innovazione.  

Nel 900 si assiste a una vera e propria evoluzione dell’oreficeria, in quanto si cominciò a produrre non solo gioielli, ma vere e proprie opere d’arte.

In questo periodo il settore venne investito da una generale euforia per la novità, come quella portata dalla Belle Epoque con lo stile liberty, o l’arte decò con i tagli netti e le ispirazioni moderniste.

Il mastro orafo si trasforma in un artista e il gioiello nella sua opera d’arte. Ancora oggi molti artigiani si ispirano a questi stili, sinonimi di eleganza e raffinatezza, ed è grazie a questo periodo che si consolida il legame tra oreficeria, arte e moda, che è una delle peculiarità principali del Made in Italy.

Il dopoguerra e la nascita dei principali brand

Le caratteristiche che hanno reso il Made in Italy dell’oreficeria un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale sono numerose, tra queste possiamo elencare:

Per tutti i settori il dopoguerra costituì una grande sfida. L’arte orafa riuscì, però, a superarla a pieno, infatti fu proprio in questo momento storico che prosperarono i nomi e i brand dell’alta oreficeria e che i distretti orafi ebbero il loro massimo sviluppo.

Negli anni ’80, dopo l’influenza della Pop Art, assistiamo a un’esplosione del Made in Italy, soprattutto per il settore del lusso. Infatti, con i cambiamenti economici, cambiano anche le abitudini dei consumatori e il gioiello diventa parte essenziale dell’outfit quotidiano. I gioielli artigianali italiani diventano sinonimo di valore e qualità.

C2 e l’oreficeria italiana

C2 è un’azienda a conduzione familiare, specializzata nella produzione di utensili speciali e standard in diamante per la lavorazione dei metalli preziosi.

La sua esperienza nel settore parte nel 1966, quando il suo fondatore, Gian Battista Cipriani, comincia a collaborare con i più importanti distretti orafi, quali Vicenza, Arezzo e Torino

Infatti, grazie a uno scambio continuo di conoscenze e competenze con il settore orafo, Gian Battista Cipriani ha sviluppato sempre maggiore interesse e passione per gli utensili in diamante. Così, nel 1982 fonda C2, in uno dei punti strategici fondamentali del distretto di Vicenza, Bassano del Grappa.

Oggi, oltre alla gamma standard, lo studio di progettazione di C2 è in grado di assistere e fornire consulenze al cliente per realizzare utensili personalizzati, anche con angolature e sagomature particolarmente complesse, per permettere agli artigiani orafi d’innovare le proprie tecniche di lavorazione, con uno sguardo volto sempre alla tradizione.

Come si realizza un gioiello?

La realizzazione di gioielli in oro e argento è uno dei fiori all’occhiello della tradizione artigiana italiana. Infatti, in questo settore il Made in Italy è ormai riconosciuto in tutto il mondo, come simbolo di affidabilità, credibilità, sicurezza.

La creazione di un gioiello è un’attività molto complessa che si svolge in diverse fasi e che può coinvolgere più esperti, non solo il mastro orafo. Il gioiello racchiude in sé le capacità creative, intuitive e manuali dell’artigiano, infatti il suo valore non è legato unicamente alla preziosità del materiale con cui viene realizzato, ma anche alla complessità delle lavorazioni e alla bellezza del prodotto finito.

A oggi questa attività, a causa della forte concorrenza e di tempi di realizzazione sempre più ristretti, ha portato a meccanizzare e spezzettare molte fasi del processo produttivo, creando vere e proprie specializzazioni. C2 è infatti specializzata nella realizzazione di utensili standard e speciali per la diamantatura dei metalli preziosi.

Le fasi di realizzazione del gioiello

Disegno e progettazione

Un gioiello di successo nasce innanzitutto da una buona idea, fondata su specifiche basi artistiche, concettuali e sulle indicazioni del cliente. Una volta sviluppata l’idea si procede con la realizzazione del disegno, ossia la rappresentazione grafica di come sarà il gioiello. Può essere realizzato con varie tecniche a mano, ma anche con idonei programmi di grafica 3D, che possono riprodurre nei minimi dettagli il prodotto finito.

Già in questa prima fase è fondamentale tenere in considerazione tutte le lavorazioni che saranno successivamente necessarie, per fare in modo che il progetto sia realizzabile e non eccessivamente costoso.

Modellazione

Dopo aver creato il progetto del gioiello si procede con la modellazione su cera. In questa fase è fondamentale considerare già il peso dell’oggetto, gli spessori e gli spazi necessari per incastonare le gemme. Bisogna, inoltre limitare quello che viene chiamato il calo dell’oro, cioè l’oro che verrà inevitabilmente perso durante le varie fasi di lavorazioni. 

Questa fase può essere realizzata sia a mano da un modellista orafo, sia con programmi di prototipazione rapida 3D, che permette la realizzazione del modello tridimensionale in cera tramite stereo–litografia oppure tramite fresatrice. 

La scelta di realizzare la lavorazione a mano o con prototipazione 3D dipende per lo più dal tipo di particolari da realizzare, dalla complessità del gioiello, dai tempi e dai costi di realizzazione.

Fusione

Dopo aver creato il modello 3D, aziende specializzate si occupano della fusione a cera persa o della microfusione, che permettono di dare forma al gioiello.

Finitura e Diamantatura

I pezzi provenienti dal fonditore devono poi essere lavorati con processi come diamantatura, sgrossatura e finitura, che permettono di conferire brillantezza al gioiello e realizzare particolari decorazioni e giochi di luce.

C2 realizza qualsiasi tipo di utensile in diamante per la realizzazione di questi processi su metalli preziosi come oro, argento, platino, alluminio, rame, bronzo. Gli utensili C2 sono disponibili sia in diamante naturale che in diamante sintetico, e possono essere personalizzati in base alle necessità di lavorazione. 

L’utilizzo di utensili in diamante è particolarmente consigliato per realizzare finitura a specchio, perché non è necessario lucidare o sbavare i prodotti ed è ottimo anche per quei materiali, in cui la lucidatura non è possibile.

C2, inoltre, offre su tutti i suoi utensili in diamante naturale o sintetico un servizio di affilatura, ripristino e manutenzione, in modo che sia possibile lavorare sempre in modo sicuro ed efficiente.

Incastonatura

Il gioiello, una volta rifinito e assemblato, viene inviato all’incastonatore, ossia colui che si occupa di completare il gioiello con diamanti e pietre preziose con l’antica arte dell’incastonatura, che può essere realizzata con tecnica a binario, sgriffata, a battuto, a baffetto, pavè, e molte altre.

Pulitura e rodiatura

Ora il gioiello è completo, ma prima di essere venduto viene lucidato ancora una volta con spazzole specializzate e paste leggermente abrasive e viene poi lavato in vasche ad ultrasuoni e rodiato con trattamento galvanico.

Smaltatura

In alcuni casi il gioiello deve subire anche un processo di smaltatura, che viene realizzata da artigiani specializzati, tramite tecnica a freddo o per gioielli più pregiati a caldo.

Incisione

Nei gioielli in cui è prevista, si effettua infine anche l’operazione di incisione, che può essere fatta o a mano con utensili come le nostre fresette in diamante, o con macchine CNC a cui possono essere applicati tutti i nostri utensili in diamante.

La realizzazione di un gioiello è quindi un processo che richiede conoscenze approfondite e forte specializzazione nelle varie fasi di lavorazione. C2, infatti si fonda sull’esperienza e la conoscenza sviluppata innanzitutto dal proprio fondatore, Gian Battista Cipriani, il quale già nel 1966 inizia a collaborare con i principali distretti orafi, in modo da garantire prodotti efficaci e basati sulle reali esigenze dei professionisti orafi.

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Il distretto orafo di Valenza

Il settore orafo italiano è tra i più prestigiosi e riconosciuti a livello internazionale, grazie anche alla concentrazione della produzione all’interno dei distretti orafi industriali di Arezzo, Valenza e Vicenza.

Il fondatore di C2, Gian Battista Cipriani, ha cooperato con tutti e tre i distretti, entrando così in contatto con le principali dinamiche di questo settore. Ha utilizzato le conoscenze acquisite per soddisfare le richieste più esigenti degli artigiani orafi, con gli utensili in diamante C2.

Storia del distretto orafo di Valenza

Valenza, situata in provincia di Alessandria, rappresenta il più antico e noto dei distretti orafi italiani, con una storia di oltre 150 anni. 

La storia del distretto orafo di Valenza inizia nel 1845, quando Vincenzo Morosetti, insieme a Francesco Zanchetti e Carlo Bigatti apre il primo consistente laboratorio orafo della zona. In precedenza, ci sono testimonianze di altri piccoli artigiani orafi, presenti nel distretto, ma, trattandosi di attività minori, non hanno costituito una rilevanza storica. Il laboratorio di Morosetti, forte dell’esperienza acquisita attraverso l’emigrazione, avviò invece una produzione di un certo pregio e raffinatezza. Successivamente Bigatti e Zacchetti lasciarono il laboratorio e avviarono una propria attività. 

A questo periodo risalgono anche le prime esportazioni, per lo più indirizzate al Sud America. Le vendite avvenivano grazie a un viaggiatore, spesso il proprietario stesso del laboratorio, che visitava la clientela a domicilio. Inizialmente le vendite riguardarono per lo più i mercati locali e, solo dopo l’Unità di Italia, anche quelli nazionali.

Attorno al 1910, nonostante il lavoro orafo restasse prevalentemente manuale, iniziò anche la produzione di catename, che consentiva una maggior meccanizzazione, grazie a utensili come le filiere in diamante C2, o gli utensili per il vuoto

Il periodo di maggior sviluppo dell’industria orafa di Valenza avvenne negli anni successivi alla fine della Seconda guerra mondiale, quando le aziende coinvolte nella realizzazione di gioielli erano più di 300 e il distretto coinvolgeva anche gli 8 comuni limitrofi. Infatti, risale al 1945 la nascita dell’AOV, l’Associazione Orafa Valenzana, per volontà di alcuni artigiani orafi, che sentirono il bisogno di unirsi, per far fronte alle sfide del mercato, dopo gli enormi sconvolgimenti della guerra.

Il distretto orafo di Valenza, oggi

Valenza oggi costituisce uno dei distretti produttivi più noti e importanti nel settore della gioielleria a livello internazionale. Questo anche grazie al suo coinvolgimento degli otto comuni limitrofi e alla posizione strategica, al centro del triangolo industriale Nord-Ovest (Genova, Torino e Milano).

Valenza detiene anche il primato nazionale per quanto riguarda la densità di aziende orafe nel territorio, infatti sono presenti oltre 1500 imprese e 7.300 addetti, per lo più inseriti nell’attività produttiva. Inoltre, la maggioranza delle pietre preziose, circa il 70%, giunge a Valenza e oltre il 65% della produzione è rivolta all’export verso oltre 15 paesi del mondo.

Le aziende presenti nel territorio sono per lo più di piccole dimensioni e fortemente specializzate, con una produzione di alto livello qualitativo e ancora prettamente artigianale, che si colloca in una fascia di prezzo elevata. 

Nel territorio sono presenti anche centri di formazione altamente qualificati, come l’Istituto d’Istruzione Superiore “Benvenuto Cellini” e la scuola regionale FORA.L. che si occupano della formazione di quadri creativi e tecnici operativi per le imprese locali, e la fiera di settore Valenza Gioielli.

Caratteristiche del distretto valenzano

La produzione orafa valenzana è per lo più artigianale e orientata alla gioielleria. In essa convivono le antiche tradizioni dell’alto artigianato a una grande capacità di  tecnica, stilistica e di materiali. 


Quella di Valenza è quindi una gioielleria di alto livello qualitativo, basata sull’originalità dell’ideazione, sull’elevato livello di design e manualità degli artigiani. Infatti, C2 per questo tipo di realtà propone utensili come fresette in diamante, per lavorazioni a mano, o martellatori, per lavorazioni come sfaccettature, cesellatura e incisioni di superficie.

C2 e il distretto orafo di Valenza

C2 è un produttore di utensili in diamante, utili per lavorazioni come diamantatura, sgrossatura e finitura di metalli preziosi (oro, argento, platino, alluminio, rame e bronzo), situata nel cuore di Bassano del Grappa, uno dei maggiori poli produttivi, del distretto orafo di Vicenza.

Oltre alla gamma standard, lo studio di progettazione di C2 è in grado di assistere e fornire consulenze al cliente per realizzare utensili personalizzati anche con angolature e sagomature particolarmente complesse, questo per permettere agli artigiani orafi valenzani di innovare le proprie tecniche di lavorazione, con uno sguardo volto però sempre alla tradizione.

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Il distretto orafo di Arezzo

Il settore orafo italiano è tra i più prestigiosi e riconosciuti a livello internazionale, grazie anche alla concentrazione della produzione all’interno dei distretti orafi industriali di Arezzo, Valenza, Vicenza.

Il fondatore di C2, Gian Battista Cipriani, ha cooperato con tutti e tre i distretti, entrando così in contatto con le dinamiche principali e le tradizioni più antiche di questo settore, utilizzandole per soddisfare le richieste più esigenti degli artigiani orafi, con gli utensili in diamante C2.

La storia del distretto orafo aretino 

Le prime attività di oreficeria nell’area di Arezzo risalgono all’epoca degli etruschi, a testimoniarlo sono i numerosi reperti raccolti nei musei della zona e in particolare a Cortona.

Le prime botteghe artigiane del gioiello si sviluppano però dal XIV secolo, grazie alla crescita di potere della ricca borghesia e delle confraternite. Inizialmente la produzione è prevalentemente basata sul fabbisogno interno e su commissione di opere sacre. Per molto tempo poi l’oreficeria aretina sarà strettamente legata allo sviluppo dell’arte religiosa

Il Novecento costituisce l’epoca di maggior cambiamento e sviluppo dell’arte orafa. È infatti il secolo in cui si passa da un’economia prettamente agricola all’oreficeria moderna e all’industrializzazione

Data significativa è poi il 1926, quando Leopoldo Gori e Carlo Zucchi diedero vita alla società orafa Gori & Zucchi. Da allora l’azienda continuò a crescere, raggiungendo notevoli dimensioni e quote di mercato. Dal successo di questa grande azienda, tramite un processo di gemmazione, nacquero poi una serie di piccole e medie imprese, costituite dagli operai della Gori & Zucchi, che si misero in proprio. 

Inoltre, si assistette anche al decentramento di alcune lavorazioni orafe, che portò alla nascita di laboratori e piccole aziende specializzate, come la realtà di C2, a oggi specializzata nella creazione di utensili per la dimantatura dei metalli preziosi.

Alla fine degli anni Sessanta, Arezzo diviene uno dei poli di sviluppo economico più importanti d’Italia, nell’ambito dell’oreficeria. Si caratterizza in particolare per la grande produzione, orientata sia ai mercati locali che a quelli esteri, grazie anche al continuo supporto fornito dalle nuove tecnologie.

Ne l 1974, a causa dell’aumento del prezzo dell’oro, si assiste a un periodo di difficoltà che porta alla frammentazione delle aziende in tante piccole imprese, molte specializzate in lavorazione conto terzi. I fattori principali che causarono questa segmentazione furono:

  • riduzione dei costi della manodopera 
  • realizzazione specialistica e limitata dei prodotti
  • segmentazione dell’azienda tra i soci
  • recupero dei margini di flessibilità produttiva tramite il decentramento di alcune fasi di lavorazione
  • sviluppo della meccanizzazione e diffusione di nuove tecniche

Da questo momento il distretto di Arezzo si trasforma definitivamente da polo costituito da grandi aziende a piccole e medie imprese locali.

Il distretto orafo di Arezzo, oggi

Oggi il distretto di Arezzo conta il più alto numero di aziende impiegate nel settore orafo (circa 1200) con un bacino occupazionale di circa 8.000 dipendenti e insieme al distretto vicentino detiene oggi la leadership italiana nella produzione orafa.

Arezzo detiene anche il primato a livello nazionale nell’export con il raggiungimento di quasi 2 miliardi di euro nel 2017, grazie al contributo determinante della componente dei metalli preziosi.

Ad Arezzo, inoltre, sono presenti alcuni dei più importanti centri di formazione, come l’Istituto Margaritone, i master dell’Università di Siena e la scuola di oreficeria “Le arti orafe” presente nel territorio dal 1985. 

Dal punto di vista fieristico, il polo aretino conta su due eventi principali: la storica manifestazione Oroarezzo e la rassegna autunnale Gold Italy, dedicata alle eccellenze del Made in Italy.

Caratteristiche del distretto aretino

Arezzo è caratterizzato da un elevato grado d’industrializzazione con una produzione ad alta tecnologia, realizzata con tecniche all’avanguardia. 

La produzione aretina è volta principalmente all’oreficeria e all’argenteria piuttosto che alla gioielleria. Infatti, tipicamente si realizza catename a basso contenuto di valore aggiunto, ma ad alto grado di standardizzazione, grazie a una forte meccanizzazione dei processi di lavorazione. C2, per questo tipo di produzione realizza utensili per il vuoto, per la realizzazione di catene vuote, e utensili per tornio a ghiaccio, per la lucidatura.

 Nonostante questa produzione prevalente, gli articoli realizzati dagli artigiani aretini sono molto eterogenei sia per le tecniche di lavorazione, che per il prodotto finito in sé. Infatti, la produzione di gioielleria è caratterizzata da un alto contenuto artistico, grazie alla creatività e all’abilità degli artigiani aretini, molti dei quali esegue ancora antiche lavorazioni manuali, come sbalzo, incisione, traforo, realizzabili anche attraverso le fresette e i martellatori in diamante C2.

C2 e il distretto orafo di Arezzo

C2 è un produttore di utensili in diamante, utili per lavorazioni come diamantatura, sgrossatura e finitura di metalli preziosi (oro, argento, platino, alluminio, rame e bronzo), situata nel cuore di Bassano del Grappa, uno dei maggiori poli produttivi, del distretto orafo di Vicenza.

Oltre alla gamma standard, lo studio di progettazione di C2 è in grado di assistere e fornire consulenze al cliente per realizzare utensili personalizzati anche con angolature e sagomature particolarmente complesse, questo per permettere agli artigiani orafi aretini d’innovare le proprie tecniche di lavorazione, con uno sguardo volto però sempre alla tradizione.

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affilatura

Come migliorare la durata di vita degli utensili in diamante

Gli utensili in diamante, come quelli di C2, sono noti proprio per la loro durezza e resistenza nelle lavorazioni meccaniche e per la loro tecnicità, ossia la capacità di subire degli urti senza fratturarsi.

Nonostante questo, un forte urto può essere in grado di danneggiare un diamante e, col tempo, anche questi utensili così resistenti subiscono la forza dell’usura.

Migliorare la durata di vita degli utensili in diamante

Quindi, si può fare qualcosa per migliorare la durata di vita degli utensili in diamante? La risposta è sì. 

La prima cosa che si può fare è utilizzare questi utensili sempre su materiali adatti, come oro, argento, rame, bronzo e con velocità adeguate, in modo da limitarne l’usura. È sconsigliato invece utilizzare utensili in diamante su materiali ferrosi, perché ad alte temperature il carbonio, presente nel diamante diviene solubile nel ferro, portando all’usura di tipo chimico

In secondo luogo, quando l’utensile risulterà usurato, si potrà sottoporlo a un ciclo di rigenerazione, ossia in un processo di affilatura o riparazione, che ha come obiettivo il ripristino delle geometrie e, di conseguenza, delle funzionalità dell’utensile.

Perché aumentare la durata di vita degli utensili?

Aumentando la durata di vita del proprio utensile in diamante, tramite il processo di rigenerazione o riparazione, si possono ottenere innumerevoli vantaggi, come: 

  • Un risparmio fino al 60% rispetto a un nuovo acquisto.
  • L’aumento dell’efficienza economica.
  • Ripristino della qualità e delle prestazioni iniziali.
  • Tutela dell’ambiente e delle risorse.

Rigenerazione e riparazione utensili in diamante C2

C2 comprende quindi quanto sia fondamentale per i propri clienti poter contare su un servizio di rigenerazione dell’utensile per questo è presente un reparto specializzato che si occupa esclusivamente di questo servizio. 

Esso comprende:

  • Analisi iniziale del danno.
  • Affilatura e riparazione degli utensili C2.
  • Ripristino delle geometrie.

In questo modo è possibile avere un maggiore risparmio e allungare la vita del proprio utensile.

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affilatura utensili

Affilatura utensili in diamante: quando e perché farla.

Affilatura degli utensili: cos’è e come avviene.

L’affilatura è il processo che permette di ripristinare le superfici e le geometrie dei taglienti in un utensile usurato, anche per utensili in diamante come quelli di C2.  Tale processo è fondamentale per allungare la durata di vita dell’utensile e ripristinarne le funzionalità.  

L’affilatura degli utensili in diamante segue diverse fasi. Innanzitutto, è necessario valutare se è possibile l’affilatura dell’utensile o se quest’ultimo risulta troppo usurato e compromesso, per cui diviene più conveniente un nuovo acquisto. C2 è in grado di consigliare i propri clienti su questa scelta, permettendo sempre il maggior risparmio con la massima efficienza di lavorazione. 

In seguito, se si è confermata la possibilità di affilare l’utensile, si procede con la scelta di:

  • Mole 
  • Programmi CNC
  • Rivestimento
  • Trattamento della superficie 

Solitamente è consigliabile scegliere gli stessi criteri originari con cui si è creato l’utensile, per questo nel caso si verifichi la necessità di un’affilatura è sempre meglio rivolgersi al creatore originale dell’utensile, che conoscerà precisamente il metodo con cui è stato originato il suo prodotto.

Affinché si ottenga un’affilatura efficace è inoltre necessario che la mola sia sempre a contatto con la superficie da affilare, mantenendo il profilo originale del tagliente.

Infine, si procede con il controllo qualità, per garantire all’utente che le proprietà degli utensili riaffilati siano identiche a quelle iniziali.

Perché fare affilare gli utensili in diamante?

I vantaggi nel fare affilare i propri utensili in diamante usurati sono consistenti, per questo motivo C2 offre questo servizio per tutti i suoi utensili. 

vantaggi principali dell’affilatura sono:

  • Allungamento della durata di vita dell’utensile
  • Ripristino dell’efficienza e della qualità iniziale dell’utensile
  • Risparmio economico rispetto a un nuovo acquisto (il prezzo del secondo e del terzo utilizzo si riduce considerevolmente)
  • Tutela dell’ambiente e delle risorse

Affilatura utensili in diamante C2

Gli utensili su cui si prevede un’affilatura, in genere sono gli utensili da taglio, che devono compiere attività come l’asportazione del truciolo.

Tra gli utensili da taglio, presenti in C2, possiamo annoverare:

  • Rotelle 
  • Idrocopiatori 
  • Posalux 
  • Fresette 
  • Martellatori 
  • Utensili per tornio a ghiaccio  
  • Utensili per il vuoto  
  • Trafile 
  • Utensili personalizzati su disegno del cliente

Su tutti questi utensili in diamante C2 è quindi possibile richiedere il servizio di affilatura, compila il form per avere maggiori informazioni.

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artigianato orafo

Tipologie di artigianato orafo

Le imprese orafe possono essere divise principalmente in due tipologie, quelle legate alla produzione industriali, che realizzano prevalentemente catene per bracciali, collane, orecchini, anelli a molla, ricorrendo a utensili in diamante, come quelli per la diamantatura.

Dall’altra parte si trovano aziende maggiormente artigianali, che realizzano il manufatto orafo passando per tutte le lunghe e complesse fasi di lavorazione.

Artigianato orafo artistico

L’artigianato artistico, ossia la realizzazione di un prodotto con metalli preziosi in esemplare unico o in numero limitato, che:

  • Abbia come fine principale esigenze estetiche
  • Sia eccellente dal punto di vista tecnico 
  • Abbia una valenza formale innovativa o autonoma
  • Comunichi una precisa scelta stilistica o esprima l’originalità e personalità del suo creatore
  • Ricerchi la perfezione esecutiva
  • Segua tecniche tradizionali o sperimentali

Artigianato orafo tradizionale

La realizzazione di un prodotto con metalli preziosi in esemplare unico o in numero limitato, che:

  • Applichi una specifica tradizione tecnica e formale
  • Sia realizzato con tecniche e strumenti che rispettino fedelmente i modelli, le forme, gli stili e le decorazioni riconosciute come storiche

Artigianato orafo tipico

Realizzazione di un prodotto con metalli preziosi in esemplare unico o in numero limitato, che:

  • Abbia caratteristiche tecnico formali peculiari 
  • Venga realizzato in specifiche zone geografiche
  • Sia immediatamente riconoscibile per la sua origine territoriale

Artigianato orafo innovativo

Ossia la realizzazione di un prodotto con metalli preziosi in esemplare unico o in numero limitato, che:

  • Introduca significative modificazioni nell’impiego dei metalli preziosi, nelle caratteristiche estetiche e funzionali, o nei criteri impiegati per realizzarlo
  • Rappresenti un elemento di novità rispetto al passato

Utensili in diamante C2

Per i diversi operatori orafi e per i differenti tipi di artigianato, C2 è in grado di realizzare qualsiasi tipo di utensile standard o speciale a disegno in diamante, in modo da soddisfare le differenti esigenze del settore.

Compila il form per realizzare il tuo utensile in diamante

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Contatti

C2 di Cipriani Ivan & C. sas.

Via delle Rose 11,
36061 Bassano del Grappa VI
tel/fax: +39 0424 566716
e-mail: info@c2utensili.it
P.Iva: 01536270240

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